sabato 15 marzo 2014

In bici tra i murales del Quadraro, galleria d'arte a cielo aperto

Tour domenicale alla scoperta della street art disseminata per il quartiere. Una variegata collezione di opere di artisti di tutto il mondo creano un originale percorso museale.


La primavera è già esplosa sui muri del Quadraro, quartiere popolare che sta attraversando un momento felice di recupero e rivalutazione dei suoi aspetti storico-urbanistici anche attraverso la street art. Lo dimostra il progetto M.U.Ro (Museo Urban di Roma), curato dall'artista David "Diavù" Vecchiato e organizzato dall'art agency Mondopop, una galleria d'arte a cielo aperto completamente integrata nel tessuto sociale. La prima visita guidata per inaugurare il percorso museale tra le strade del Quadraro vecchio è stata organizzata in bicicletta domenica 16 marzo, in collaborazione con Gazebike e l'associazione PuntodiSvista: una passeggiata-a-pedali alla scoperta del quartiere e della sua storia.

Partenza alle 11 dal Parco di Tor Fiscale, area verde a ridosso dell'Acquedotto Felice, con una ciclocarovana di venti persone che si è mossa compatta pedalando tra le opere d'arte dipinte sui muri delle strade intitolate alle famiglie nobili dell'Antica Roma come i Corneli. In via dei Lentuli sono tanti gli artisti che hanno lavorato sul muretto di contenimento del terrapieno: Zelda Bomba, Malo Farfan, Gio Pistone e Diavù. In largo dei Quintili un disegno rievocativo di quei drammatici momenti ricorda il rastrellamento del 1944 al Quadraro, quartiere che all'epoca veniva chiamato "il nido di vespe" ed era una roccaforte della Resistenza al nazifascismo.

Ieri "borgata" di periferia, oggi "paese nella città": il Quadraro conserva ancora il suo spirito schietto pieno di romanità popolare, con storie e personaggi tutti da scoprire. In attesa di una collocazione in una sede stabile, il M.U.Ro rappresenta un museo all'aperto composto da una variegata collezione di opere di artisti di tutto il mondo realizzate per i cittadini del quartiere nelle strade e in spazi privati e pubblici. Sotto il sole di mezzogiorno si pedala verso piazza dei Tribuni dove sul muro un enorme serpente rosa è in procinto di attaccare un altrettanto grande topo verde, una rappresentazione allegorica del potere realizzata da Nicola Alessandrini. Il murale più grande, presente in via Anton Ludovico Antinori, è stato dipinto da Alice Pasquini: un'opera visual con le mongolfiere sospese in un'atmosfera onirica.

Si pedala verso il Giardino dei Ciliegi di via Filippo Re, un parco giochi per bambini con tanti murales colorati dedicati al mondo dell'infanzia. L'artista statunitense Ron English - considerato l'erede di Andy Warhol - ha realizzato la sua opera d'arte "pop surrealista" in via dei Pisoni 89, rimanendo impressionato per la calorosa accoglienza: "Tra le diverse esperienze che capitano a uno street artist direi che questa è al vertice: la cosa più bella che qualcuno possa fare per un artista è portargli il pranzo, è un modo per dirgli 'grazie, ci piace quello che stai facendo, non chiameremo la polizia'. Stare a contatto con la gente del quartiere è impagabile".

Fonte: http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/03/16/news/in_bici_tra_i_murales_del_quadraro-81157434/

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